07 Feb Come fare per ridurre il consumo energetico di un edificio
Ridurre il consumo energetico di un edificio porta due benefici: fa calare il costo delle bollette e la domanda di approvvigionamento energetico. Tuttavia non è semplice capire quali siano gli interventi prioritari da attivare nel caso specifico. Chi gestisce edifici industriali o commerciali ha la necessità di individuare gli interventi prioritari per ridurre efficacemente il consumo energetico dell’edificio in questione. L’analisi del tipo di edificio e delle attività che vi si svolgono all’interno aiuta a definire l’ordine degli interventi che, in generale, possiamo riunire in due categorie: gli interventi all’involucro edilizio e gli interventi sugli impianti interni.
Tetti per un mondo che cambia
Ridurre il consumo energetico di un edificio agendo sull’involucro edilizio
Gli interventi all’involucro edilizio vanno a migliorare le prestazioni di isolamento degli ambienti interni dalle temperature esterne. Si considerano interventi sull’involucro tutti i lavori che riguardano le pareti dell’edificio ed il tetto. L’obiettivo di questi interventi è volto alla conservazione dell’energia interna, riducendo al massimo le dispersioni termiche. In questo modo l’edificio avrà bisogno, ad esempio, che i suoi impianti producano meno calore d’inverno o meno aria fresca d’estate. Durante la stagione fredda la temperatura degli ambienti interni resterà confortevole più a lungo e l’impianto di riscaldamento si accenderà con meno frequenza. Durante la stagione calda, l’involucro trasmetterà all’interno meno calore e la temperatura degli ambienti sarà mediamente inferiore a quella esterna. Di conseguenza, gli impianti di raffrescamento e climatizzazione lavoreranno meno.
Interventi all’involucro edilizio: da dove iniziare?
Andiamo per gradi. Per sapere da dove iniziare vediamo prima quali sono gli interventi che rientrano in questa categoria:
- Isolamento a cappotto delle pareti perimetrali;
- Isolamento dall’interno delle pareti perimetrali;
- Isolamento della copertura;
- Isolamento su primo solaio (su ambiente non riscaldato);
Quale intervento avviare per primo? La risposta ci arriva direttamente dall’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che ha pubblicato la seguente tabella:
Calcolato il rapporto costi-benefici, l’isolamento della copertura è l’intervento più conveniente. Questo perché il tetto è sia la superficie più esposta all’irraggiamento solare sia quella più a rischio dispersione. La progettazione di un tetto performante aiuta ad individuare la soluzione migliore. Una copertura realizzata in materiali a bassa trasmittanza termica o, ancora meglio, cool roof, o un tetto ventilato riducono la quantità di calore trasmessa all’interno dell’edificio. Una copertura ben isolata in relazione alla zona climatica in cui si trova l’edificio, invece, riduce la dispersione del calore interno che dall’impianto di riscaldamento tende a salire verso il tetto.
Ridurre il consumo energetico di un edificio agendo sugli impianti interni
Gli impianti di riscaldamento e di raffrescamento rappresentano la principale voce di consumo di energia, gas metano il primo, elettricità il secondo. Intervenire sull’involucro esterno consente già di ridurre notevolmente la loro accensione. In aggiunta, il consiglio è quello di sostituire le vecchie caldaie con modelli di nuova generazione a condensazione, a biomassa o con una pompa di calore, e di manutenere regolarmente il sistema di condizionamento.
Climatizzazione: la principale voce di consumo energetico di un edificio
La climatizzazione di un edificio ad oggi è la voce di spesa più incidente sui consumi di un edificio. Secondo il Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica 2022 edito da Enea, nel 2020 la climatizzazione ha assorbito il 68,3% dei consumi energetici, seguita da illuminazione e apparecchi elettrici (13,9%). Intervenire sul tetto di un edificio industriale o commerciale, installando una nuova copertura ad alte prestazioni energetiche, contribuisce a ridurre la necessità di approvvigionamento energetico e quindi il peso delle bollette. Risulta quindi un intervento prioritario per ridurre il consumo energetico di un edificio.